SE FATE I BRAVI
Stefano Collizzolli e Daniele Gaglianone - (2022)

SE FATE I BRAVI

“Se fate i bravi” è un diario delle giornate fra il 19 e 21 luglio 2001 a Genova. Erano i giorni di un vertice fra gli otto stati più potenti della terra, qualche centinaio di persone che si riunivano per decidere il destino del pianeta; e in cui centinaia di migliaia di persone sono andate a Genova per contestare pacificamente quel modello di sviluppo predatorio e ingiusto, e proporne un altro. A quel sogno e a quella protesta rispose la più grave sospensione dei diritti democratici in Occidente dopo la Seconda guerra mondiale, come l’ha definita Amnesty International.

Cast & Crew
7 marzo 2023 - ore 19:30 – Cinema Galleria - Bari
In sala i registi
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  • “Se fate i bravi” è un diario delle giornate fra il 19 e 21 luglio 2001 a Genova.

    Erano i giorni di un vertice fra gli otto stati più potenti della terra, qualche centinaio di persone che si riunivano per decidere il destino del pianeta; e in cui centinaia di migliaia di persone sono andate a Genova per contestare pacificamente quel modello di sviluppo predatorio e ingiusto, e proporne un altro. A quel sogno e a quella protesta rispose la più grave sospensione dei diritti democratici in Occidente dopo la Seconda guerra mondiale, come l’ha definita Amnesty International.

    La memoria è una cosa strana. Quella di Genova è una storia che è stata raccontata molte volte, ma il nostro paese non ci ha mai fatto i conti fino in fondo; come se per certi versi fosse una storia da dimenticare, o forse una storia già dimenticata. Anche moltissime delle memorie individuali sono interrotte; come una ferita sepolta, una frattura che ci si scorda di avere, ma che quando cambia il tempo si sente. È quello che è successo agli autori ed ai testimoni del film. Vent’anni dopo hanno sentito l’esigenza di raccontare. Ed il film è tutto un lungo racconto, un diario momento per momento svolto vent’anni dopo da Evandro Fornasier.

    Evandro parla quasi in macchina; in uno spazio neutro, con una fotografia evidente, raccontando la sua storia in modo disteso, intimo, e situato in quel presente distante, quasi fosse un monologo teatrale. E per certi versi lo è: si avverte la presenza, attorno alla telecamera, di persone che condividono con lui uno spazio e un tempo irripetibile. Comincia a parlare dicendo che è la prima e l'ultima volta che ha l’occasione di farlo con tutto il tempo necessario; non gli è mai successo, e non succederà più.

    Con voce quieta e pungente racconta l'esigenza che muoveva lui ed il suo gruppo di amici, in un gesto che sembrava necessario, indiscutibile, pur non essendo loro militanti: l’idea di un mondo un cui fosse più piacevole e più giusto vivere. Un’idea da non tenere per sé, ma da condividere, in uno spazio pubblico sognante, forse ingenuo, di piazza, di presa di parola. Racconta anche cos’è avvenuto dopo. La repressione caotica. L’arresto. La detenzione a Bolzaneto, una discesa agli inferi. E poi la traduzione al carcere di Alessandria, dove l’incubo non è finito.   

  • Release Date
    Novembre 8, 2022
  • Languages
  • Taglines
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con Evandro Fornasier, Gianfranco Bettin, Alessandra Ballerini

REGIA: Stefano Collizzolli, Daniele Gaglianone
DA UN’IDEA DI: Fabio Geda
SOGGETTO E TRATTAMENTO: Stefano Collizzolli, Fabio Geda, Daniele Gaglianone
FOTOGRAFIA: Andrea Parena
SUONO: Niccolò Bosio
MONTAGGIO: Benedetta Marchiori
MUSICHE: Evandro Fornasier
ASSETTO PRODUTTIVO: Samarcanda Film in associazione con ZaLab Film e in co-produzione con Harald House
PRODUZIONE: Leonardo Barrile e Francesco Favale per Samarcanda Film Van Der Heyden per Harald House Stefano Collizzolli per ZaLab Film
DELEGATA DI PRODUZIONE: Giulia Campagna

 

Stefano Collizzolli (Padova, 1978) è formatore di video partecipativo ed autore di cinema documentario. Ha progettato ed è stato trainer sul campo per laboratori di video partecipativo in Italia, Palestina, Tunisia, Senegal e Repubblica Dominicana.
E’ dottore di ricerca in sociologia della comunicazione presso l’Università di Padova e fa ricerca principalmente sulle metodologie visuali.
E socio fondatore dell’associazione ZaLab.

Daniele Gaglianone Nato ad Ancona nel 1966, si è laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Torino. Del 2000 è l’esordio nel lungometraggio con I nostri anni, selezionato alla Quinzaine del festival di Cannes 2001. Nel 2004 il suo secondo lungometraggio Nemmeno il destino partecipa nella sezione Giornate degli Autori al Festival del cinema di Venezia, così come Ruggine nel 2011 e La mia classe nel 2013. Nel 2009 vince il David di Donatello come miglior documentario italiano con Rata nece biti – la guerra non ci sarà . Nel 2009 con Pietro, partecipa al Festival di Locarno 2010. Nel 2014 realizza il documentario Qui, presentato al 32 Torino Film Festival, sulla lotta in Val di Susa contro la linea alta velocità Torino Lione. Nel 2016 gira a Lagos NigeriaGranma, cortometraggio realizzato insieme al regista nigeriano Alfie Nze.

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